Uno splendido romanzo, per ragazzi e genitori.
Un ventenne dalla vita tribolata, difficile, condotta sempre al limite, si ritrova costretto a trascorrere una settimana all’interno di un reparto psichiatrico di un ospedale laziale. Una costrizione, un’onta, una vergogna, ma anche la possibilità di osservare le cose da un altro punto di vista. Intere, torride giornate trascorse a riflettere, a meditare, ad ascoltare soprattutto le voci, gli interrogativi, le “follie” dei compagni di reparto.
Ed ecco che a poco a poco le risposte offrono nuove domande; il dolore assume altri significati; la “normalità” si vela di tristezza, di noia, di disumanità, fino a costringere i personaggi a riconsiderare la propria esistenza, le proprie scelte, i propri sogni.
Chi sono le vittime? E chi i carnefici?
Una storia attuale, ben scritta, che sprona a riflettere e a trovare obiettivi per il nostro futuro. Perché a volte il bene è nascosto, ma basta cercarlo con attenzione per svoltare nella giusta direzione.
Articolo di Andrea Antoniotti